ALCHIMIA DEL NITRO
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 DIARIO DI UN ADDOTTA?

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MessaggioTitolo: DIARIO DI UN ADDOTTA?   DIARIO DI UN ADDOTTA? EmptyVen Mag 02, 2014 10:40 am

Una volta avevo scritto alla'Admin. Di questo forum, avrei voluto mettere giù una storia, una storia vissuta , avrei voluto mettere in una forma leggibile, scorrevole cosa vive una persona che vive un abductio, una condizione di posseduta.Non sono riuscita a scrivere, la memoria è un elemento importante..memoria genetica e, memoria di un vissuto, la memoria divina...da dove veniamo è questo il dono umano ..la
...che anche attraverso l'iniziazione cerchiamo di attivare, la memoria che si deposita sui lineamenti del volto, si deposita negli occhi..nel cuore...evoluzione ..educazione..la somma dei giorni...
La memoria...come nella'anno 2000 si è riattivata una memoria assurda terribile...
Ho inserito questo post, ma vorrei sapere cosa ne pensate, Mi è difficile seguire Nikas in ciò che scrive, ma se partis si da me ..forse sarebbe diverso....

W.
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Waira




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MessaggioTitolo: Re: DIARIO DI UN ADDOTTA?   DIARIO DI UN ADDOTTA? EmptyMar Mag 06, 2014 10:20 pm

Per molti anni ho vissuto La mia condizione di " posseduta", così veniva definito il mio problema dal punto di vista spirituale, nella visione medica era ancora più' terribile la sentenza, poi con Malanga lo stesso problema ha iniziato a prendere un altro aspetto, lì dove si è posseduti ed è necessario pregare, umiliarsi, sperare, oppure curarsi, sentirsi malata perché il medico vede solo i sintomi non vuole prendere in considerazione la tua verità, con Malanga si diventa addotti, luxati , e si diventa protagonisti della storia, personalmente le varie etichette non cambiano la mia condizione, credo sia solo un luogo diverso dove poggiare la propria vita ...non è cambiando la parola demonio con alieno che l'duomo possa prendere coscienza di come difendersi, è la lotta antica dell'duomo con il male , è il problema più grande in assoluto....eppure una storia non raccontata, una storia senza foto è una storia che non esiste...non è forse così che vive l'duomo ?

E' molto difficile parlare di esperienze così forti, nessuno le vuole sentire, "bussate e ci sarà aperto, chiedete e vi sarà dato", mai Cosa più difficile, perche' trasformare ogni dolore in amore, ogni perdita di se stessi in consapevolezza, creare dal nulla , frammentare la Solitudine in tanti pezzi di Fioritura ma se questo non accade nella'alchimia del sopravvivere , del rinascere, allora è difficile trovare il modo di spiegare questi mondi, far fluire le immagini che dovrebbero trovare realtà nella parola, pescare in una memoria torturata e Dare un senso al vissuto, sono 19 anni ,ogni giorno ,ogni ora ogni minuto di questi lunghi anni l'apparato rettiliano nella mia pancia è sempre stato attivo provocando mi sofferenze disumane.

C'è stato un momento, un passaggio di consapevolezza da una condizione subita a quando diventata parte attiva di questo mondo invisibile in cui vivo, perché ho iniziato a comprendere a prendere coscienza di cosa accadeva , il senso ..perché anche il male ha un senso ...quante volte mi sono chiesta ...perché l'duomo è odiato così tanto? Un odio profondo sale , un odio antico per l'evoluzione umana che nessun duomo sulla terra sarebbe capace di provare, come un vento aleggia sulle teste che ignare Vanno verso la divisione, il caos. Ogni prigioniero che sia una prigione di ferro , o invisibile ha il suo carceriere , guardiano, crudele, vendicativo , la mia mente non riesce a credere quando ritrovo un poco di centralità che io vivo con uno spirito controllore che punisce, blocca, giudica, un ringhio terribile, lì nella'inconscio, nel sogno, nella linea sottile che separa l'io'dal Se...
Posso provare a descriverlo, se fossero possibili tutte le forme che prende, devo premettere che io credo che queste forme "aliene" non potrebbero interagire con il mondo terreno, in superficie alla terra se non utilizzassero il corpo umano, non potrebbero vedere Se non usassero gli occhi degli uomini, una sera ero in una chiesa, mi sentivo perseguitata, ho imparato a comprendere quei miei stati d'animo sottili che si manifestano con evidenti stati di angoscia evidenti, avevo comunque delle conferme reali telefonate in piena notte dal Giappone, macchine che mi seguivano, si accendevano in cerchio sopra la mia testa dei globi e dentro volti orientali e gridavano verso di me " la straniera" .
come dicevo una sera ero in una chiesa pregavo , mi nascondevo, quando dalla'alto , lì sopra l'altare ho visto come una proboscide, un appendice lunga e lì dentro c'era un occhio , la sensazione è stata immediata piena della sua verità quell'occhio era antico, ancestrale sapeva di rettile...in un attimo in un solo attimo ho attraverso secoli anni per trovarmi li' mentre sentivo che mi parlavano..." ti sto cercando" ......i medici chiamano questo stato depressione grave ripetuta etcc.... Io la definisco consapevolezza che non esiste porta che si può chiudere , luogo dove potersi nascondere, i medici chiamano i dolori fisici ..artrite...ma io vedo il mio corpo cambiare, sento che devastano le mie ossa mentre stampano le loro , fanno copie del mio viso che poi trasportano.
Essi si muovono da sotto , In un ambiente umido scuro, nel libro della cosmologia è spiegato bene cosa sono, non possono salire in superficie se non hanno occhi umani, occhi blu, poi una volta sulla terra si attaccano alla'osso sacro degli uomini ....usano il termine ...risalire...attraverso questo passaggio umano si accendono le loro teste....

La leggenda vuole che san Giorgio uccise il drago che pretendeva vittime umane, cosa sono questi se non bestie giganti che entrano nella'involucro umano e da lì cercano le altezze, con le loro gerarchie ,il loro odio , il loro bisogno di anima per passare da uno stato liquido a gassoso.

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Waira




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MessaggioTitolo: Re: DIARIO DI UN ADDOTTA?   DIARIO DI UN ADDOTTA? EmptySab Mag 31, 2014 10:11 pm

Ci sono esperienze, vissuti che non possono essere spiegati, perché sono vissuti che non potranno mai essere elaborati, che non troveranno mai una collocazione dentro ...vissuti che non portano evoluzione. Ero in una grande città vivevo lì da un anno , cercando sempre una stanza dove dormire, è strano ma accadeva sempre qualcosa per cui dovevo andare via e cercare un altro posto, questa volontà terribile di produrre sofferenza nella'essere umano , di procurarmi dolore per ogni azione, desiderio o necessita' mi portava ad ampliare l'osservazione, si l'essere umano è caduto in una sorta di sofferenza così profonda ' una piaga dove non si vede l'origine. A volte uscivo al mattino a cercare un po' dibsole, o riempire i miei occhi di volti umani, tutto cercavo, le voci di chi parlava o si raccontava , i piccoli animali al guinzaglio che ispirano fiducia quel tanto perché la memoria non la perda, quando una mattina ...le mie visioni....inizio a vedere un cerchio un cerchio intorno a me, esseri con dei piedi enormi , un cappuccio sulla testa , lenti...si muovevano nel cerchio , ai piedi di uno di questi , tra il primo dito ed il secondo vedevo qualcosa, tutti mi portavano l'attenzione li' , malvagi..."ti faremo questo" sembravano dire e quella cosa tra le dita che ancora oggi non riesco a dare un nome , è un oggetto che taglia, taglia parti dei miei corpi , taglia così tanto che si impazzisce dal dolore.......Non c' era un luogo dove potessi nascondermi...mi sentivo salire in alto e sotto nei piedi sentivo un dolore lancinante terribile che saliva fino alla testa...il corpo diventava un insieme di fili, e li sentivo tirare ', tagliare , l'inferno così lo chiamano è questo? Passavo le notti insonni, con questi esseri che parlavano tra di loro, invisibili agli altri..liquidi a volte, è vero così dice un esorcista di Padova , il demonio si è fatto liquido.....e portano via quel liquor , petrolio umano, oro nero, linfa che scorre nella colonna vertebrale...a volte la notte mi sentivo toccare la schiena e vedevo che mi spingevano dentro una porta, il guru, lui quello che parla di pace al mondo e tu non sai quanti punti attacca dentro di te , o quanti spiriti aggancia dentro il tuo corpo, lui era lui che decideva quando farmi entrare...dietro quella porta si perde coscienza , ma il dolore è terribile, stanza fredda, gelida , nazisti con camici.....un essere enorme, probabilmente un uomo molto grosso si sedeva dentro di me.......possessione...dal greco...SEDUTA ..e mi sentivo aprire il corpo da una forza enorme, aprire finio a sentirmi strappare gli organi, il cuore.....
Una sera , quando la paura, l'angoscia , i traumi lo sfinimento erano diventati cosi grandi chiedo ad un sacerdote di poter dormire in chiesa , anche lì in quel luogo non c'era PACE, come dice Malanga il "ringhio" , tante facce orribili che si accendevano davanti ai miei occhi, malvagi e il peso, il rumore nei miei piedi disturbavano chi pregava...non ero quel rumore , ma io portavo la vergogna di quel male...la mia sorpresa quando al mattino sono stata mandata via dalla chiesa , la mia anima piangeva, un la mento sottile silenzioso parlava con il custode gli spiegava che non era lei quel male appiccicato addosso, che non voleva ancora umiliazioni o cercare un altra chiesa...ma le parole quelle che hanno suono, che passano per la rabbia, la paura esprimevano angoscia umiliazione, ancora di nuovo dovevo camminare da sola, vivere tutto questo da sola, non si abbracciano i posseduti, non si interagisce con chi parla di alieni....
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